La Fondazione Teatri Piacenza il 4 e 5 febbraio presenta la Salome di Richard Strauss, una produzione della Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, un nuovo allestimento per la regia di Manfred Schweigkofler e la bacchetta da Niksa Bareza che dirigerà l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna che saranno posizionate sul
palcoscenico dietro ai cantanti.
L’opera sarà presentata giovedì, 2 febbraio, alle ore 17 da Nicola Montenz al Ridotto del Municipale.
Torna dopo due anni al Municipale di Piacenza un’opera di Richard Strauss. Sulla scia del successo di critica e di pubblico ottenuto dall’Elektra presentata nella stagione lirica 2009-2010, il 4 febbraio alle 20,30 e il 5 febbraio alle 15.30 debutterà l’ attesissima Salome di Richard Strauss, tratta dall’omonimo poema di Oscar Wilde.
L’opera, terzo titolo della stagione lirica 2011/2012 della Fondazione Teatri di Piacenza, sarà presentata domani, giovedì 2 febbraio alle ore 17.00, al Ridotto del Municipale, da Nicola Montenz, autore di un bellissimo saggio che sarà incluso nel libretto di sala.
Compositore e filologo, Montenz è autore tra l’altro del saggio biografico Parsifal e L’Incantatore: Ludwig e Richard Wagner (Milano, Archinto, 2010), che ha riscosso un grandissimo successo di critica, ed è il curatore italiano della corrispondenza tra Gustav Mahler e Richard Strauss (Il cammino parallelo, Milano, Archinto, 2011).
Ultimata dall’autore nel 1905, dopo tre anni di lavoro, Salome inaugurò un periodo di modernismo musicale raggruppando al suo interno gli elementi culturali caratteristici del primo Novecento: erotismo, edonismo, esotismo ed estetismo. Fu immediatamente condannata dai critici conservatori per l’idea della sua decadenza morale, ma fu al tempo stesso lodata dagli ascoltatori più sensibili alle avanguardie.
Forse nemmeno Richard Strauss si rese conto della grande rivoluzione che introdusse nel teatro musicale internazionale con “Salomè”, andata in scena per la prima volta al teatro di Dresda nel 1905. Dopo la première la critica non fu unanime nel giudizio. Stando all`aneddotica sembra addirittura che l`imperatore Guglielmo II avesse espresso un giudizio negativo, ma Strauss gli rispose spiritosamente: “Con questo danno mi sono potuto costruire la villa a Garmisch”, oggi sede del centro di ricerca interamente dedicato allo studio del compositore bavarese.
D`altra parte l`innovativa forma di riferimento, un atto unico che, senza soluzione di continuità, trascina l`azione in un flusso melodico continuo con molte concessioni ad un esotismo che l`opera tedesca vedeva con sospetto, non parlava a favore di questo capolavoro. Inoltre un soggetto evangelico che si basa su una storia fatta di tradimenti, erotismo all`eccesso e omicidi in scena, era al di là di quello che la sensibilità del tempo poteva tollerare sul palcoscenico. D’altra parte in Europa, alle affettazioni e ai perbenismi della cultura romantica stavano subentrando concezioni improntate al realismo e al verismo capaci di denunciare le ipocrisie della società borghese e di approfondire realtà intime come l’inconscio: basti ricordare che cinque anni prima della messa in scena dell’opera Freud pubblicò i suoi primi studi.
In ogni caso il linguaggio di Strauss non va necessariamente verso toni lugubri, mostrando l`eleganza e la fantasia del compositore maturo. Dunque, se il soggetto riconosce, attraverso l`originale di Oscar Wilde, qualche tratto espressionista, la scrittura musicale è invece rarefatta, piena di delicatezze e ricca di ogni sfumatura.
A 107 anni dalla prima, l’opera ritorna per la seconda volta al Municipale di Piacenza (la prima fu l’8 e l’11 marzo 1984 con la regia di Pier Luigi Pizzi e Sylvia Anderson nel ruolo della protagonista) in una produzione che, grazie alla presenza di alcuni cantanti di fama come la piacentina Anna Maria Chiuri insieme a Scott MacAllister, Cristina Baggio e Samuel You (nel cast della prima) e alla regia di Manfred Schweigkofler già regista della precedente Elektra.
La storia di Salome corrisponde ad una vicenda della più recente e squallida attualità – dice il regista Schweigkofler- dove sono protagonisti un vecchio sovrano potente, ricco e lussurioso, una moglie insoddisfatta e trascurata e una ragazza minorenne a cui il sovrano promette qualsiasi cosa. Pur di possederla è disposto a cedere anche la metà del proprio potere e delle proprie ricchezze, mettendo a repentaglio con la sua smisuratezza non solo il suo matrimonio ma anche lo Stato. Così s’innesca la tragedia che superando la vicenda biblica finisce per illustrare la pura cronaca quotidiana. Nel mondo dominato dalla corruzione, si leva una debole voce che esorta un cambio di coscienza e una conversione morale, ma il moralizzatore pagherà con la sua vita.
L’ opera fu definita da Debussy “Une création en couleurs rythmiques” e Strauss- afferma il direttore d’orchestra Bareza- utilizzò tutti gli ultimi sviluppi dell’orchestrazione, riuscendo a realizzare nuove colorazioni strumentali avvalendosi di un’orchestra di ben oltre cento elementi. Nonostante i cantanti siano sostenuti da un’orchestra di tale portata, la musica non è mai grossolana o pesante, ma al contrario è sempre estremamente raffinata.
Musicalmente Salome rappresenta un grande monumento tra Tristan e Wozzeck o Lulù, con una strumentazione che, come disse Romain Rolland, “è semplicemente un incanto”.
Data l’ampiezza della compagine orchestrale, così come prevede la partitura, saranno impegnate due orchestre, la Haydn di Bolzano e Trento e la Regionale dell’Emilia Romagna, che in questa occasione vedremo collocate sul palcoscenico dietro i cantanti per ragioni di amalgama tra voci e orchestra, ma nello stesso tempo offrendo nuove e interessanti soluzioni sceniche.
Interpreti dell’opera saranno: Scott MacAllister e Peter Svensson nel ruolo di Herodes, Anna Maria Chiuri nel ruolo di Herodias, Cristina Baggio e Cassandra McConnel in quello di Salome, Samuel Youn e Johmi Steinberg nel ruolo di Jochanaan, Harrie van der Plas nel ruolo di Narraboth e Jelena Bodrazic in quello del Paggio.
IN SCENA SALOME DI RICHARD STRAUSS IN UN NUOVO ALLESTIMENTO COPRODOTTO DAL TEATRO MODENESE INSIEME A BOLZANO E PIACENZA
Per la Stagione lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti va in scena sabato 11 febbraio 2012 alle 20,30 e domenica 12 alle 15,30 Salome di Richard Strauss. L’opera si vedrà in un nuovo allestimento con la regia di Manfred Schweigkofler e la direzione musicale di Niksa Bareza, curato dalla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano – dove ha debuttato lo scorso 25 gennaio – e realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatri di Piacenza e la Fondazione Teatro Comunale di Modena. L’imponente partitura concepita da Strauss prevede l’impiego di un ampio organico orchestrale: come avvenuto per Elektra vista nel 2010, prima parte di un progetto Strauss con regia Schweigkofler, anche Salome vedrà schierate sul palcoscenico due orchestre – l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna – per un organico complessivo di oltre 100 elementi.
INVITO ALL’OPERA
Lo stesso sabato alle ore 17 il regista dell’opera sarà al Ridotto del Teatro intervistato dal critico musicale Carlo Vitali per la serie Invito all’Opera curata in collaborazione con l’associazione Amici dei Teatri Modenesi.
Salome, un atto unico su libretto di Hedwig Lachmann, fu rappresentata per la prima volta il 9 dicembre 1905 alla Semperoper di Dresda, raccogliendo grande successo insieme ad altrettanto scalpore e scandalo per i suoi contenuti dissacratori. L’opera inaugurò una fase importante del modernismo musicale europeo, raggruppando al suo interno tensioni, contrasti ed elementi culturali emblematici del primo Novecento, quali l’erotismo, l’edonismo e l’ambientazione esotica e fortemente estetizzante. Fu immediatamente condannata dalla critica più conservatrice per l’idea della sua decadenza morale, ma rappresentò al tempo stesso un appuntamento imprescindibile per il pubblico più sensibile alle avanguardie. Di fatto, consacrò Strauss quale maggiore operista tedesco del suo tempo, e il successo si costruì rapidamente anche sull’onda della curiosità e dello scandalo per un soggetto biblico elaborato da Oscar Wilde in cui si mescolavano libidine, incesto, decapitazione e necrofilia.
Nel cast il ruolo del titolo sarà interpretato da Cristina Baggio e Cassandra McConnell (12 /2), Erode da Scott MacAllister e Peter Svensson (12 /2), Erodiade da Anna Maria Chiuri, Jochanaan da Samuel Youn e Johmi Steinberg (12 /2) e Narraboth da Harrie van der Plas.
VISITA GUIDATA ANNULLATA
Si comunica che, sempre sabato 11 febbraio, è stata annullata la visita guidata della serie Un teatro da scoprire che riprenderà come di consueto il terzo sabato di marzo.
Salome Opera in un atto.
Libretto di Hedwig Lachmann da Oscar Wilde
Musica di Richard Strauss
Editore proprietario Fürstner/Schott, Mainz
Rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Personaggi e interpreti
Herodes Scott MacAllister / Peter Svensson (12 /2)
Herodias Anna Maria Chiuri
Salome Cristina Baggio / Cassandra McConnell (12 /2)
Jochanaan Samuel Youn /Johmi Steinberg (12 /2)
Narraboth Harrie van der Plas
Paggio Jelena Bodrazic
Cinque ebrei Michael Scott, Rouwen Huther, Ulfried Haselsteiner
Giorgio Misseri, Patrick Simper
Due nazareni Kristof Klorek, Riccardo Botta
Due soldati Roman Ialcic, Jakob Christian Zethner
Uomo della Cappadocia Vito Maria Brunetti
Schiavo Martina Bortolotti
Direttore Niksa Bareza
Regia Manfred Schweigkofler
Scene Walter Schütze
Costumi Kathrin Dorigo
Luci Claudio Schmid
Movimenti coreografici Valentina Versino
Regista collaboratore Franz Braun
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Compagnia di danza Whycompany
Nuovo allestimento
Produzione Teatro Comunale e Auditorium – Bolzano
in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena
in collaborazione con Fondazione Orchestra Haydn, Fondazione Arturo Toscanini
Per la Stagione lirica al Teatro Comunale Luciano Pavarotti va in scena sabato 11 febbraio 2012 alle 20,30 e domenica 12 alle 15,30 Salome di Richard Strauss. L’opera si vedrà in un nuovo allestimento con la regia di Manfred Schweigkofler e la direzione musicale di Niksa Bareza, curato dalla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano – dove ha debuttato lo scorso 25 gennaio – e realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatri di Piacenza e la Fondazione Teatro Comunale di Modena. L’imponente partitura concepita da Strauss prevede l’impiego di un ampio organico orchestrale: come avvenuto per Elektra vista nel 2010, prima parte di un progetto Strauss con regia Schweigkofler, anche Salome vedrà schierate sul palcoscenico due orchestre – l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna – per un organico complessivo di oltre 100 elementi.
INVITO ALL’OPERA
Lo stesso sabato alle ore 17 il regista dell’opera sarà al Ridotto del Teatro intervistato dal critico musicale Carlo Vitali per la serie Invito all’Opera curata in collaborazione con l’associazione Amici dei Teatri Modenesi.
Salome, un atto unico su libretto di Hedwig Lachmann, fu rappresentata per la prima volta il 9 dicembre 1905 alla Semperoper di Dresda, raccogliendo grande successo insieme ad altrettanto scalpore e scandalo per i suoi contenuti dissacratori. L’opera inaugurò una fase importante del modernismo musicale europeo, raggruppando al suo interno tensioni, contrasti ed elementi culturali emblematici del primo Novecento, quali l’erotismo, l’edonismo e l’ambientazione esotica e fortemente estetizzante. Fu immediatamente condannata dalla critica più conservatrice per l’idea della sua decadenza morale, ma rappresentò al tempo stesso un appuntamento imprescindibile per il pubblico più sensibile alle avanguardie. Di fatto, consacrò Strauss quale maggiore operista tedesco del suo tempo, e il successo si costruì rapidamente anche sull’onda della curiosità e dello scandalo per un soggetto biblico elaborato da Oscar Wilde in cui si mescolavano libidine, incesto, decapitazione e necrofilia.
Nel cast il ruolo del titolo sarà interpretato da Cristina Baggio e Cassandra McConnell (12 /2), Erode da Scott MacAllister e Peter Svensson (12 /2), Erodiade da Anna Maria Chiuri, Jochanaan da Samuel Youn e Johmi Steinberg (12 /2) e Narraboth da Harrie van der Plas.
VISITA GUIDATA ANNULLATA
Si comunica che, sempre sabato 11 febbraio, è stata annullata la visita guidata della serie Un teatro da scoprire che riprenderà come di consueto il terzo sabato di marzo.
Salome Opera in un atto.
Libretto di Hedwig Lachmann da Oscar Wilde
Musica di Richard Strauss
Editore proprietario Fürstner/Schott, Mainz
Rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Personaggi e interpreti
Herodes Scott MacAllister / Peter Svensson (12 /2)
Herodias Anna Maria Chiuri
Salome Cristina Baggio / Cassandra McConnell (12 /2)
Jochanaan Samuel Youn /Johmi Steinberg (12 /2)
Narraboth Harrie van der Plas
Paggio Jelena Bodrazic
Cinque ebrei Michael Scott, Rouwen Huther, Ulfried Haselsteiner
Giorgio Misseri, Patrick Simper
Due nazareni Kristof Klorek, Riccardo Botta
Due soldati Roman Ialcic, Jakob Christian Zethner
Uomo della Cappadocia Vito Maria Brunetti
Schiavo Martina Bortolotti
Direttore Niksa Bareza
Regia Manfred Schweigkofler
Scene Walter Schütze
Costumi Kathrin Dorigo
Luci Claudio Schmid
Movimenti coreografici Valentina Versino
Regista collaboratore Franz Braun
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna
Compagnia di danza Whycompany
Nuovo allestimento
Produzione Teatro Comunale e Auditorium – Bolzano
in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena
in collaborazione con Fondazione Orchestra Haydn, Fondazione Arturo Toscanini
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